13.06.1958 – 18.12.1983 – Focolarino
“La verità vi farà liberi” (Gv. 8,32 )

Il suo nome nuovo nell’Ideale era Istina che in lingua russa vuol dire ‘Verità’, come Parola di vita Toni aveva: “La verità vi farà liberi”. E questa libertà Toni l’ha conquistata nell’amore puntuale e sensibile a Gesù che vedeva in chiunque gli passava accanto.

Già a Genova, quando era un gen 2, aveva allacciato una gran quantità di rapporti. Sapeva ‘ farsi uno’ sorreggendo casi umani difficili, spesso lontani da Dio, trovando imprevedibili soluzioni d’amore a situazioni esasperate … convinse , ad esempio, persone varie a dimenticare il desiderio di suicidio.

La sua scelta era totalitaria, definitiva; talvolta si firmava: ‘Toni del fino alla fine’ …

Arrivò a Loppiano nel settembre dell’82. Nella vita di focolare impegnò tutto se stesso. I suoi compagni di focolare lo ricordano sempre disponibile: anche davanti alle richieste più difficili immancabilmente rispondeva. Cercava l’unità e se non c’era non si dava pace.

Colpiva il suo sorriso che ha accolto tanti alla recezione di Campogiallo, dove Toni lavorava. “Il lavoro – scriverà – anche nella fatica non è un lavoro, ma concretizzare con ogni ospite ciò che è la tua vita: Gesù Abbandonato. E’ come stare in ginocchio davanti alle persone”.

Gesù Abbandonato.  Negli scritti di Toni non manca mai. Sembra proprio che egli abbia voluto prendere alla lettera una frase scrittagli da Chiara nell’81: “Che nessuno ci superi nell’amarlo Abbandonato”. Questo amore  e il desiderio di sfruttare ogni cosa per corrergli dietro nella via della santità, Toni lo esprime in un breve appunto, l’11 novembre dell’83, in ‘colloquio con Araceli’,  focolarina, che riposa nel piccolo cimitero di Loppiano. “Mi ritrovo fra i mille miei fallimenti, o Araceli, altare anch’io che vuol bruciare tutto ciò che è male, dubbio, vuoto, peccato, fallimento, ipocrisia, falsità, errore, in Gesù Abbandonato, come facesti tu. Fammi diventare santo per Maria nostra mamma: penso spesso al Paradiso, a quando mi troverò davanti a quegli occhi d’immenso Amore; preparami tu velocemente, perché sarà presto. Bruciamo le tappe!”

E per Toni l’Incontro doveva arrivare improvvisamente nel dicembre dello stesso anno per una emorragia cerebrale, a soli 25 anni. L’11 dicembre un breve messaggio ad un focolarino, racchiude la sua ultima e decisiva impennata: “Oggi direi che come motivo conduttore avevo ed ho tuttora ‘sarebbe un delitto non amare Gesù Abbandonato’ e comprendo nel cuore, sempre più, che al limite, non conta nulla e nessuna cosa che faccio: voglio vivere, essere, amare Gesù Abbandonato, con quell’abito che Chiara vuole da noi”.