Loppiano, il virus e l’amore reciproco

12 Mar 2020 | Vita

L’impegno a ridurre i rischi di contagio nell’attuale epidemia ha cambiato, com’è ovvio, anche la vita di Loppiano. Tutti gli eventi rimandati e… una riflessione di speranza.

Nella Theotokos e a S. Vito non si celebrano più le messe quotidiane, non ci sono visitatori, le aziende che danno lavoro ai membri delle varie scuole si trovano in difficoltà. Gli scambi fra di noi abitanti, generalmente molto frequenti, sono ridotti al minimo necessario, sono stati cancellati o spostati ad altre date molti eventi in programma, compresa la visita alla cittadella di Maria Emmaus Voce e Jesús Moran, presidente e copresidente dei Focolari, fissata per i primi giorni di aprile.

Per chiarezza, prima di continuare il nostro racconto, vi riportiamo l’elenco degli eventi programmati nel calendario di Loppiano o in diretto rapporto con la cittadella, che sono stati cancellati o spostati ad altra data:

  • 30° anniversario di Renata rimandato all’8 novembre 2020;
  • Visita di Emmaus e Jesús rimandata a data da definirsi;
  • “Filosophiamo” rimandato a data da definirsi;
  • Chiara Lubich, donna del dialogo e dell’unità” a Palazzo Vecchio (FI) spostato al 25 ottobre 2020;
  • Evento Primo Maggio di Loppiano 2020 “Now”, spostato al Primo Maggio 2021 ;
  • Global Compact on Education spostato al 15 ottobre 2020;
  • “InPatto educativo. Per aprire cammini in un presente condiviso” a Sophia, spostato al 14-15 maggio 2020.

Insomma, apparentemente tutti gli aspetti della nostra vita hanno subito una battuta di arresto. Ma la vita di Loppiano, quella essenziale, che scorre al di sotto e dentro tutti questi aspetti, non si è fermata e non deve fermarsi, non può fermarsi. Abbiamo sempre detto che Loppiano è una città che ha senso perché dice al mondo: una società che si regge sull’amore reciproco è possibile. La situazione nuova in cui ci troviamo oggi, quindi, è uno stimolo a trovare mille modi per mantenere viva questa realtà essenziale: l’amore reciproco.
E forse, non è un caso che proprio quest’anno vogliamo approfondire, in tutto il Movimento, quella straordinaria novità che Chiara Lubich ci ha fatto scoprire: la presenza di Gesù in mezzo a noi.
Ci hanno segnalato 
un testo del 1978, è tratto da un’intervista fattale dal giornalista Claudio Sorge, per la rubrica “Ottavo Giorno”( Rai Uno). Chiara risponde tra l’altro:

«L’amore che il cristiano porta – e qui è l’abissale mistero e la potenza nascosta che, fatta fruttare, può operare miracoli –, è diverso da qualsiasi altro amore esistente al mondo, per nobile e bello che esso sia. È un amore di origine divina, lo stesso amore di Dio partecipato all’uomo che, innestandosi su di lui, lo fa figlio di Dio. E ciò è premessa e causa d’una realtà incomparabile: la fraternità umana su un piano più alto, la fraternità soprannaturale.

Ora, in questa fraternità, si avvera un fatto che ricorda Natale: Cristo fiorisce in mezzo agli uomini, come l’Emanuele, il Dio con noi. In questa fraternità i cristiani sono uniti nel nome di Cristo, che ha detto: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» 70. Si tratta di quella fraternità che può rendere presente – anche dove la Chiesa si trovasse ostacolata nel suo ministero – Cristo fra gli uomini. Presente spiritualmente – s’intende – ma presente. È quella fraternità che può portare Cristo in mezzo al popolo, nelle case, nelle scuole, negli ospedali, nelle fabbriche, negli uffici, in ogni comunità o riunione. Il Concilio e il Papa più volte lo sottolineano: la comunità, come una famiglia unita nel nome del Signore, gode della sua presenza. […] A Lui non è bastato ripresentarsi a noi ogniqualvolta ci riuniamo solennemente per la celebrazione eucaristica, o esser particolarmente presente in altri modi come nella Gerarchia o nella sua parola… Egli vuole essere sempre con noi. E gli bastano due o tre cristiani… e nemmeno già santi! Bastano due o più uomini di buona volontà che credono a Lui e soprattutto al suo amore.

Se noi facciamo così, sarà nella Chiesa un pullulare di cellule vive che col tempo potranno animare la società che le circonda, fino a penetrare la massa. Allora essa, informata dello Spirito di Cristo, potrà adempiere meglio il disegno di Dio sul mondo e dare una decisa spinta ad una rivoluzione sociale, pacifica, ma inarrestabile, con conseguenze che mai avremmo osato sperare.
Se Cristo storico ha sanato e sfamato anime e corpi, Cristo misticamente presente fra i suoi sa fare altrettanto. Se Cristo storico ha chiesto al Padre, prima di morire, l’unità fra i suoi discepoli, Cristo mistico presente fra i cristiani la sa attuare.
Se avremo uomini uniti nel nome di Cristo, domani potremo vedere popoli uniti.[…]
». 

Ecco, stiamo vivendo una situazione dolorosa, strana, nuova. La nostra proposta è: facciamoci interpellare da tutto questo, approfittiamone per scoprire come far brillare l’essenziale nella nostra vita quotidiana. Siamo certi che ne usciremo fortificati, purificati, più uniti. Un’idea potrebbe essere quella di usare i mezzi di comunicazione, che ci permettono di coltivare i rapporti evitando il contatto fisico, per scambiarci esperienze positive, che ci incoraggino ad andare avanti insieme. Ci state?

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