“Uomo del Vangelo”, lo descrive un’abitante di Loppiano. Colto. Sapiente. Uno che ha saputo trasformare le tante prove fisiche della sua vita, questo “lento morire giorno per giorno”, nel programma di vita datogli da Chiara, “E’ risorto, non è qui”.

Parlando della morte in un’’intervista apparsa su Città Nuova nel 2011, don Gino diceva: “Ci penso molto, ma con una grande pace e serenità; come sarà, quando sarà, mi interessa poco perché mi sento in pace con Dio. Se cerco di fare bene ciò che Lui mi chiede già nel momento presente, vivendo con fiducia e abbandono, sarò capace di fare lo stesso anche nel momento della grande prova finale. Poi, nel posto che Dio avrà scelto per me sono sicuro che starò bene.”

Don Gino Rocca nasce a Bacedasco di Castell’’Arquato, in provincia di Piacenza, il 15 gennaio 1921. A 11 anni entra nel seminario di Parma spinto dal “desiderio di fare qualcosa per Gesù ”.Terminati gli studi superiori, per la sua pronta intelligenza e i molti talenti, viene inviato dal Vescovo a studiare all’Università Gregoriana di Roma.