Siria, Coree, Centr’Africa. Anche nella cittadella ogni giorno alle 12 si prega per la pace. Degli oltre 700 cittadini, alcuni provengono da Paesi in guerra.
Di fronte “a queste guerre assurde, solamente Dio può venire incontro al bisogno di pace che c’è nell’umanità. Ci vorrebbe veramente una preghiera forte, potente”, “con una fede rinnovata che Dio può farlo, che se si chiede in unità Dio viene incontro”. Si era espressa così, Maria Voce, presidente dei Focolari, nel dicembre scorso parlando ad alcune centinaia di gen (i giovani dei Focolari), proponendo a loro e a tutti nel mondo la pratica del TIME OUT.
Cos’è? – Ogni giorno alle 12, ora italiana, la proposta è di fermarsi per un minuto di preghiera per chiedere a Dio il dono della pace. L’aveva proposto per la prima volta Chiara Lubich durante la guerra del Golfo nel 1991, e in quel momento – ricorda sempre la presidente dei Focolari – “Dio ha ascoltato le preghiere di tutti”.
A Loppiano, tutti i giorni, ovunque siamo, facciamo il Time Out e lo proponiamo anche agli amici e visitatori che sono con noi il fine settimana. I conflitti non sono infatti realtà lontante di cui veniamo a conoscenza solo attraverso i media ma che non ci toccano. Sono diversi, infatti, i cittadini di Loppiano provenienti da tanti luoghi della terra che non conoscono la pace: Coree, Centr’Africa, Siria, Egitto… e per questo vogliamo essere tutti al loro fianco per chiedere a Dio che cessino le violenze.
E’ un invito che rivolgiamo a tutti! Si può fare ovunque siamo, contribuendo a diffonderlo. Anche sui Social Network i giovani hanno già cominciato a diffondere la notizia creando su Facebook l’evento Time Out for peace.