La nascita del primo Genfest a Loppiano, nei ricordi di Umberto Giannettoni

23 Apr 2018 | Primo maggio, Vita

Il 21 aprile 2018, Umberto Giannettoni, che ha vissuto circa 40 anni della sua vita a Loppiano e per Loppiano, è partito per il Cielo. Tra i suoi ricordi, conservati in un ricchissimo blog che curava dal 2012, anche quelli legati alla “preistoria” del Genfest: la sua nascita, nel 1971, qui a Loppiano.

Questo testo è tratto da “In una storia, tante storie”, raccolta di racconti e ricordi scritti di Umberto Giannettoni, che lui stesso descrive così: “Questo lavoro, che forse troverete originale, vorrei offrirlo come mio personale dono e testimonianza «e una testimonianza data come servizio è buona, ci rende buoni..» (Papa Francesco). La storia di ognuno è un armonioso intreccio tra quanto l’uomo riesce a realizzare col lume della sua ragione, le sue forze e quanto gli viene gratuitamente offerto dalla penetrante luce della divina rivelazione, in un continuo divenire. Lo spirito di ricerca, insito nella nostra natura, che inizia fin dai primi balbettii, ci accompagna durante tutto il nostro cammino. Ci potremmo considerare ricercatori. Creature sempre in ricerca di cose, di risultati, di realizzazioni, di attenzioni, di affetti, di fama, di gloria, di vittorie”. 

«1971, primo GENFEST a Campo Giallo. Chiara dopo un incontro col Priore di Taizé parla, a Rocca di Papa, di Loppiano come “Città dei giovani”. Fede, Giorgio Marchetti, uno stretto collaboratore di Chiara, in un suo viaggio a Padova, si ferma per pochi momenti a Campo Giallo. Racconta di quanto Chiara ha detto. “Umberto ha come un lampo nell’anima. Bisogna rispondere subito a Chiara.” Il week-end organizza una gita con i capo-focolari della scuola al Passo del Muraglione, sull’Appennino. La mattina della domenica due pulmini ed una macchina partono. In un bar del Passo si studia la possibilità di un grande incontro di giovani a Loppiano, per il primo maggio. L’incontro si chiamerà Genfest, saranno chiamati a partecipare giovani di varie zone e nazioni. Ognuno sarà invitato a dare un contributo artistico. Quando usciamo dal bar, ci sorprende una scena particolare. La strada è una lastra di ghiaccio. Una pioggia, seguita ad un abbassamento di temperatura, ha prodotto questa situazione. I nostri pulmini non riescono a tenere la strada, abbiamo una forte impressione che qualcuno vorrebbe impedirci di portare avanti la decisione presa.

Renata e Maras, pur rendendosi conto dell’arditezza dell’idea, sostengono l’iniziativa. Tutto dovrà essere preparato senza danneggiare la vita ordinaria della cittadella.

Sono presenti a Loppiano un bel gruppo di giovani ricchi di talenti.  Fra i molti Eleno, un giovane brasiliano, cantautore, oggi già in Paradiso, che molto contribuirà per la parte artistica.  Tutti si impegnano al massimo. Il primo maggio 1971 nell’anfiteatro naturale di Campo Giallo, sotto un sole splendido, vediamo arrivare migliaia e migliaia di giovani. La giornata, a cui hanno dato il contributo in molti delle zone italiane ed europee, si dimostra di una grande efficacia per i giovani, che la sera partono felici e pieni del divino che hanno sperimentato. Da Trento, viene Paolo Bampi. Un giovane malato di leucemia che canta una canzone travolgente: “…ma cosa cercate, ma cosa volete.. “; poi, Mario De Siati, uno dei fondatori del Gen Rosso, canta “Dio Amore”; poi pezzi di teatro, di danza. Ogni singolo numero è premiato con un “primo premio”, che la giuria attribuisce con motivazioni diverse: bellezza, unità, contenuto, impegno… è un crescendo di gioia sincera ed esplosiva che contamina tutti. Sul far della sera, sotto i raggi di un sole che ci indorava, in una calma solenne, dopo l’intensa giornata, mi sono trovato vicino a Renata. Avevo forte l’impressione che Maria fosse presente, ho guardato Renata e mi è sembrato che anche lei stesse sperimentando la stessa cosa.

Dopo un secondo GEN FEST, nel 1972, ancora più frequentato, Chiara capisce che sarà uno strumento importante per tutto il movimento giovanile. Decide di coinvolgere il Centro Gen Mondiale che parteciperà all’organizzazione del Gen Fest del 1973, a Loppiano. Nel 1973, Don Foresi è presente al Gen Fest e pronuncerà un doscorso importante, sulla chiamata a seguire Gesù. Nell’anfiteatro all’aperto sono presenti quasi 10.000 giovani. Ormai l’idea è lanciata!»

 

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