Quella mattina in cui Silvia è diventata Chiara

7 Dic 2020 | Vita

Il 7 dicembre 1943, Silvia Lubich, allora 23-enne, si donava totalmente a Dio, divenendo Chiara. Con questa data comincia simbolicamente la storia del Movimento dei Focolari.

 

Il 7 dicembre 1943, Silvia Lubich è divenuta Chiara, se così si può dire. Pochi giorni prima infatti, al posto delle due sorelline restie ad uscire di casa per via del freddo, aveva risposto ad una richiesta della loro mamma di andare a prendere del latte in una fattoria vicina e, mentre compiva questo atto di amore, aveva avvertito limpida e forte una chiamata: “Datti tutta a me”. Tornata a casa Silvia aveva scritto una lettera infuocata al sacerdote che la accompagnava ed egli, dopo averla messa alla prova, l’aveva autorizzata a donarsi a Dio per sempre.

Così, quel 7 dicembre 1943, ancora prima dell’alba, durante una messa mattutina celebrata per l’occasione, Silvia aveva, in gran segreto, – come lei stessa dirà – “sposato Dio”. Scriverà al riguardo 30 anni più tardi:

“Immaginate una ragazza innamorata; innamorata di quell’amore che è il primo, il più puro, quello non ancora dichiarato, ma che incomincia a bruciare l’anima. Con una sola differenza: la ragazza innamorata così, su questa terra, ha negli occhi la figura del suo amato; questa, non lo vede, non lo sente, non lo tocca, non ne avverte il profumo, con i sensi di questo corpo, ma con quelli dell’anima, attraverso i quali l’Amore è entrato e l’ha invasa tutta. Di qui una gioia caratteristica, difficile a riprovare nella vita, gioia segreta, serena, esultante”.

Silvia Lubich, all’anagrafe, era rimasta affascinata dalla risposta data da Chiara d’Assisi a san Francesco che le aveva chiesto cosa desiderasse: “Dio!”. Quella diciottenne di Assisi, bellissima e piena di speranze, aveva saputo racchiudere tutti i desideri del suo cuore in quel solo Essere degno di tutto l’amore: “Dio”. Con questo esempio negli occhi, Silvia aveva tramutato il suo nome in Chiara, perché pure lei avvertiva dentro di sé i medesimi sentimenti. Cambiare nome è come acquisire una nuova identità. Tale cambiamento, voluto prima col cuore, si è di fatto attuato il 7 dicembre 1943. Quella mattina Silvia ha sposato Dio ed è diventata Chiara.

In seguito è stato scelto il 7 dicembre quale data di nascita simbolica del Movimento dei Focolari. Con quell’atto di totale donazione ne era stata posta infatti la prima pietra. Anni dopo, la Chiesa cattolica darà a quell’edificio il nome di “Opera di Maria”.

Con il nome “Dio”  è incominciata la divina avventura di Chiara e con essa anche quella del Movimento dei Focolari. “Dio” è quanto significa il 7 dicembre per Chiara Lubich.

di Michel Vandeleene

Fonte: Centro Chiara Lubich

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