Tetto della Theotokos: iniziati i lavori

27 Apr 2023 | Notizie, Theotokos, Vita

Il 17 aprile ha preso avvio l’attesa operazione di restauro e risanamento della copertura del santuario mariano. Si incomincerà con l’intervento sulla parte destra del tetto, quella più ferita. A metà settembre saranno terminati i lavori, bel tempo permettendo.

 

Che sorpresa, quella bella notizia! Durante la Messa della Veglia pasquale, poco prima dell’offertorio, Mariateresa Maffoni, una dei tre responsabili della cittadella, si reca all’ambone della Theotokos. Di fronte una chiesa gremita di fedeli e altri (chissà da quante parti) collegati in diretta streaming. «Vi comunico con gioia che tra pochi giorni inizieranno i lavori di restauro del tetto della chiesa». È l’annuncio dell’alba di resurrezione anche per questo edificio sferzato dal maltempo e oltraggiato dal devastante vento di quel 18 agosto 2022. Fu strappata la copertura per oltre 400 metri quadrati e grossi brandelli del tetto furono scaraventati nei dintorni della chiesa. Nessun ferito, grazie al Cielo.

Nella Veglia di Natale, la chiesa, messa in sicurezza, era stata riaperta e l’auspicio fu che ad aprile i lavori di risistemazione sarebbero iniziati. La previsione dell’Ufficio tecnico di Loppiano è stata confermata in pieno. Infatti, lunedì 17 aprile sono cominciati i primi lavori. Gli operai hanno iniziato le operazioni di chiusura degli accessi al santuario durante la giornata lavorativa. Si può accedervi solo per le Messe delle 7,30 e delle 18,30.

«È stato necessario attendere metà aprile per due ragioni – racconta l’architetto Elena Di Taranto, dell’Ufficio tecnico di Loppiano –: iniziare con la buona stagione e consentire di completare il progetto esecutivo in tutti i dettagli da parte di uno studio di ingegneria specializzato nel settore. Il progetto è stato supervisionato e vidimato da due professori universitari, Orlando e Lauriola, che abbiamo coinvolto sin dalla fase iniziale di progettazione. L’iter è stato completato con le necessarie pratiche anche presso il nostro comune di Figline e Incisa Valdarno». Si tratta di un intervento di «restauro e risanamento conservativo della copertura», spiega l’ingegnere Gaetano Parisi, dell’Ufficio tecnico della cittadella.

Il tetto bicolore è dovuto alla presenza, per circa 500 metri quadrati, della speciale guaina nera impermeabile che ha protetto dalla pioggia l’interno del santuario ed evitato che le infiltrazioni d’acqua penetrassero poi nel sottostante Auditorium, provocando ulteriori e rilevanti danni.  Come si procederà? «Adesso – continua l’ingegner Parisi – viene tolta tutta la copertura in rame ancora presente sul tetto, quasi 700 metri quadrati, per arrivare alla struttura ventilata lignea sottostante. Questa verrà smontata e sostituita con una nuova sottostruttura in legno, realizzata secondo le norme vigenti. Saranno anche rinforzati tutti gli ancoraggi della parte lignea sotto il rame».

Quali tempi sono previsti? «I lavori sulla parte in legno – interviene il perito industriale Emilio Zandonella, dell’Ufficio tecnico – dovrebbero essere conclusi entro fine maggio. Riguardo alle lastre di rame, solo la fornitura richiederà ancora due mesi. Poi la messa in opera delle lastre sul tetto. Speriamo di concludere a metà settembre. Certo, tanto dipenderà dalle condizioni meteorologiche». Comunque, si parte. E si interverrà sul tetto dividendolo a metà. I lavori inizieranno sulla metà di destra della copertura, quella più colpita e meglio visibile per l’enorme cerotto nero.

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