“Common Ground Me, You and Us”, il Primo Maggio di Loppiano invita a partire da sé, dalle relazioni con l’altro, per costruire insieme un mondo migliore.
Castro, dell’Angola, rimasto orfano a causa della corruzione che affligge la società nel suo Paese, confida come ha superato il suo dolore personale grazie alla fede in Dio e la scelta di studiare economia, per mettersi al servizio dei poveri e lenire il dolore dei suoi compatrioti. Mimmy, ambasciatrice “plastica zero” del Burundi, condivide il suo progetto per riciclare la plastica in lastre ecologiche e piantare alberi nel Parco Nazionale di Rusizi. Ivan, che vive a Damaguete, nelle Filippine, assieme alla comunità di cui fa parte, ogni primo sabato del mese ripulisce le spiagge della sua isola e pianta le mangrovie per preservare l’ambiente marino. Questo, perché: «La nostra gente ha bisogno del mare per sopravvivere. Essendo uno dei Paesi più poveri dell’Asia, la pesca è un mezzo di sostentamento di molti». Daniele, italiano, racconta quanto il Primo Maggio di Loppiano abbia influito nelle scelte fondamentali della sua vita. «Mi ha messo in moto, alla ricerca sempre più autentica e matura di quello che, come uomo, posso dare» spiega. Oggi, è cofondatore di tunehey!, un’applicazione e una società benefit che vuole sostenere il lavoro degli artisti e contribuire a innescare rapporti di prossimità attraverso la musica.
Queste e tante altre sono le testimonianze ascoltate dal palco dell’Auditorium di Loppiano, il 1° maggio 2023. Oltre 1200 i presenti, provenienti da ogni parte d’Italia, con rappresentanze dall’Europa e dai Continenti.
Un programma in sala, in diretta YouTube, che ha aperto anche la Settimana Mondo Unito 2023 “Dare to Care, le persone, il Pianeta e la nostra conversione ecologica”. Ovvero, sette giorni per sensibilizzare l’opinione pubblica alla pace, alla cura dell’ambiente, alla conversione ecologica, alla cura integrale della persona che parte dalla fraternità concreta. Sette giorni promossi dalle comunità del Movimento dei Focolari nel mondo in sinergia con altri movimenti, associazioni, istituzioni locali che ne condividono i valori. Come il Movimento Laudato si’, partner principale dell’edizione 2023.
Nell’occasione delle celebrazioni per i 50 anni (1°maggio 1973-2023) del Primo Maggio di Loppiano, la cittadella è stata divisa in 3 grandi aree: Me, You Us. In questo “terreno comune”, come recitava il titolo della manifestazione, i giovani hanno proposto un programma di concerti, spettacolo, spazi di laboratorio con esperti, offrendo ai partecipanti un viaggio da dentro sé stessi all’altro, fino al “noi”. «Nella consapevolezza che è attraverso la relazione con l’altro che possiamo mettere a frutto tutti i nostri talenti, strumenti per portare luce nel mondo. Agendo per il bene comune, per le nostre comunità, i nostri territori, il mondo che abitiamo», ha concluso dal palco Annachiara di Bergamo.
L’appuntamento, aspettando il prossimo Primo Maggio di Loppiano, è alla Giornata Mondiale della Gioventù in Portogallo.
Musica e danza per la fraternità e la pace
Durante la giornata del 1° maggio, anche la band internazionale Gen Rosso ha portato il suo messaggio di fraternità attraverso la musica, con due concerti ispirati al nuovo album “The reason” (la ragione), frutto delle esperienze e dei tanti incontri che hanno caratterizzato questi ultimi tre anni di attività. Non ultima l’esperienza di accoglienza e formazione informale con i giovani profughi e migranti in Bosnia-Herzegovina e Libano. Accanto a loro, anche il concerto di Emanuele Conte, giovane cantautore trevigiano vincitore di Area Sanremo 2021, che ha presentato il suo ultimo singolo “Proiettile Bambolina”, uscito il 25 aprile scorso, un inno alla pace e ad aver cura del mondo. «Possiamo salvaguardare la nostra Terra partendo dall’amarci l’uno con l’altro. Sennò siamo finiti in partenza» ha commentato. Le coreografie della manifestazione sono state possibili grazie alle ballerine del Laboratorio Accademico Danza, scuola che promuove la danza come strumento di unità tra i popoli che, con l’Ass. Dancelab Armonia, promuove il Festival e il Premio “Armonia tra i Popoli”, e i campus d’arte con i bambini di Betlemme.
29 e 30 aprile
In 200 sono arrivati a Loppiano da varie parti d’Italia per vivere tutti e tre i giorni del Festival “Common Ground | Me, You and Us” e andare in profondità nel percorso proposto dall’”io” al “noi” passando per il “tu”, l’altro. Un percorso che è stato possibile attraverso laboratori di dialogo con esperti, progettati su tematiche scelte dagli stessi giovani (CLICCA PER APPROFONDIRE). «Da sola non avrei mai riflettuto su queste tematiche», ha confidato una ragazza al termine dei due giorni. «È stato importante riconoscere le ferite che ho dentro», confessa con candore un giovane. «Non avevo pensato così seriamente a riflettere sulle cose importanti della vita e a impegnarmi per gli altri», aggiunge un terzo.
I laboratori del Primo Maggio di Loppiano si sono svolti grazie alla preziosa collaborazione con: The Economy of Francesco, Istituto Universitario Sophia, Polo Lionello Bonfanti, Rondine cittadella della Pace, Movimento Laudato si’.