Un’immersione nel centro internazionale dei Focolari

15 Dic 2023 | Formazione, Notizie, Vita

Dal 12 al 24 novembre scorso, a poco più di un mese dalla fine del loro corso, i focolarini in formazione alla Scuola di Loppiano hanno visitato il centro internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (RM), scoprendone il lavoro, la vita e le persone.

«Fisicamente essere lì, conoscere le persone che ci lavorano, le loro esperienze di vita e alcuni servizi specifici che svolgono, ci ha fatto entrare di più nella loro quotidianità e comprendere la variegata opera che prestano per il Movimento dei Focolari nel mondo» spiega Joaquín, argentino, mentre cerca di riassumere l’esperienza immersiva, di due settimane (dal 12 al 24 novembre), vissuta presso la sede del centro internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa, in provincia di Roma. Tra pochi giorni, lui e gli altri 20 giovani focolarini della classe 2022-23 della Scuola di formazione di Loppiano partiranno per le loro prime destinazioni nel mondo. A completamento del loro percorso di preparazione, ecco arrivare questo coinvolgimento totale nella vita del centro in cui hanno sede la maggior parte degli uffici che rappresentano e sostengono, a livello internazionale, le diverse diramazioni ed espressioni del Movimento dei Focolari.

 

 

«L’esperienza è stata molto arricchente! Abbiamo visitato gli uffici che sono al servizio delle famiglie nel mondo, dei volontari e delle volontarie, la sede della Organizzazione Non Govertiva del Movimento, New Humanity – spiega Matilde, italiana –; la conoscenza dei centri dedicati alle giovani generazioni è stata più ampia, con diversi laboratori, e abbiamo potuto scoprire i percorsi formativi che loro attuano!».

Un altro momento importante è stato l’incontro con il gruppo di lavoro che prepara il famoso foglietto della Parola di Vita che, ogni mese, tradotto in circa 90 lingue e idiomi, raggiunge, anche attraverso i vari media, alcuni milioni di persone. «Per me è stata una sorpresa! Sappiamo che la Parola di Vita c’è, la diamo per scontata! Ma non mi ero mai chiesta come nascesse. Scoprire il metodo di lavoro di questa squadra è stato fortissimo – ammette Agnès, indiana –. Abbiamo visto che nasce dall’unità, dal dialogo, dalla comunione tra persone di vocazioni diverse, non da una sola persona “pensante”. Per questo, secondo me, può essere vissuta da tutti. Mi ha fatto un’impressione molto bella».

A completamento dell’esperienza immersiva nella vita del centro internazionale, i focolarini in formazione hanno potuto vivere le due settimane inseriti nei focolari locali. «È stato una specie di tirocinio, per così dire – spiega Eric, burundese –, mi ha colpito il modo in cui mi hanno accolto. Abbiamo potuto fare l’esperienza del focolare con persone di età diverse dai nostri vent’anni. Io mi sono sentito proprio a casa. Li ho visti come se fossero i miei fratelli, ognuno si alzava, andava a scuola  o a lavorare, anche io con il mio impegno di formazione… L’ho preso come un’esperienza che mi stava preparando alla vita che mi attende tra poco!».

Aggiunge Agnès: «Per me, convivere in focolare è stato anche prendere coscienza del lavoro che, durante questi 80 anni del Movimento, Dio ha fatto con l’uomo e dell’uomo con Dio. Io sento che a me manca la pratica, l’esperienza. Ma ciò che manca a me l’ho trovato nelle focolarine con cui ho vissuto in questi giorni. Dopo queste settimane, sento di fidarmi ancor di più della grandezza di Dio e anche del sogno della nostra fondatrice».

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