Valentina, un master e le scoperte nella cittadella

14 Giu 2024 | Giovani, Notizie, Storie, Vita

Arrivata a Loppiano in piena pandemia nel 2021, Valentina Alarcón, il 30 aprile scorso, ha discusso la tesi su “Educazione per il dialogo e cultura di pace”. «Tre anni fondamentali per la mia vita».

A 23 anni è ingegnere gestionale e decide di lavorare su progetti per superare le povertà. Poi, lavora presso le principali università di Santiago del Cile per innovare la formazione alla risoluzione dei problemi. Valentina Alarcon, cilena di Concepcion, seconda città del Paese, ha tutto per farsi strada nella vita professionale. E anche nell’ambito ecclesiale. Fa parte del Movimento di Schoenstatt (sorto in Germania nel 1914), con una profonda spiritualità mariana, e si diploma in teologia. Partecipa al Sinodo dei giovani promosso dalla Chiesa cattolica cilena. Nel settembre 2019 legge la lettera del Papa in cui invita i giovani a dare inizio all’Economy of Francesco. «Rispondo subito al Papa». A dicembre riceve la risposta. «Sono ammessa a far parte dei 2.000 giovani convocati, ma pure scelta tra i 500 chiamati a lavorare prima e più a lungo, in vista del primo appuntamento mondiale ad Assisi».

In poco tempo, Valentina ha raggiunto traguardi di alto livello. Eppure, qualcosa non la lascia in pace. «Da quattro anni cercavo un master che comprendesse interdisciplinarità, interculturalità e spiritualità». Ne parla con vari docenti. Tre di questi le girano nel giro di due settimane (e senza essersi messi d’accordo tra loro) il link dell’Istituto universitario Sophia. «Visito il sito e resto colpitissima dall’offerta accademica. Mi iscrivo subito». A settembre 2020 frequenta on line i corsi di italiano. Nel marzo successivo arriva a Sophia e scopre la cittadella e il Movimento dei focolari.  «Resto colpita dalla bella accoglienza riservatami».

 

 

Il 30 aprile scorso ha discusso la tesi del master in Cultura dell’unità, con indirizzo “Educazione per il dialogo e cultura della pace”. Lascerà Loppiano a fine giugno «per cercare un lavoro che mi permetta di servire meglio la società». «In questi tre anni a Sophia ho vissuto una grande trasformazione, passando da un tempo di chiusura per Covid a totale apertura. Sophia ha sviluppato la capacità di fare e farsi domande, più che dare risposte agli altri. Cerca risposte assieme agli altri, con un’attitudine all’umiltà». È stata rappresentante degli studenti. «Ho così partecipato al profondo cambiamento della nuova pianificazione strategica dei corsi. Abbiamo camminato assieme tra tutte le componenti di Sophia. Bellissima esperienza!».
Altre sorprese non sono mancate. «Ho conosciuto il carisma dell’unità e ho potuto viverlo anche con la cittadella. Sono rimasta colpita da come è messo in pratica dagli abitanti, non solo dalle parole di Chiara Lubich». Un attimo di silenzio e aggiunge: «Sono stata toccata profondamente da Gesù Abbandonato. È ciò che di più bello mi è stato condiviso. È il segreto per amare». Infine, il santuario. «Non posso immaginare la mia esperienza a Sophia e a Loppiano senza la Theotokos, la sua bellezza, la sua accoglienza. Penso che, senza la Theotokos, Loppiano non possa essere più Loppiano». Si ferma di nuovo. Si raccoglie, Valentina: «Maria è la porta più diretta e più rapida per arrivare al Dio trino. Ci indica la chiamata a vivere la santità attraverso Gesù Abbandonato». E tira fuori un sorriso luminoso: «Sono stati tre anni fondamentali per la mia vita. Vorrei che la mia gratitudine arrivasse a tutti nella cittadella, a tutti a Sophia, al Polo Bonfanti e a The Economy of Francesco che mi hanno regalato la grazia di camminare insieme in questi anni».

 

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