Alessandro (Sandro) Longo

16.01.1951 – 25.07.1989 – Focolarino
“Tu sei il mio Dio, nelle tue mani sono i miei giorni” (Sal. 31, 15-16)

Nato a Napoli, i genitori sono morti quando aveva undici anni. Ha conosciuto il Movimento nel settembre 1967 ed è stato uno dei primi gen di quella zona.  E’ partito per Loppiano nel 1975, quindi è stato in focolare a Roma, a Trieste e dal 1987 al Centro per studenti “La Pira” di Firenze. Era laureato in scienze politiche. Quando era gen subì un grave incidente al mare nell’agosto del 1974. Mentre nuotava con un altro gen, Enzo, tutti e due furono colti da un’ondata e, sommersi, persero conoscenza. Enzo morì, Sandro fu salvato con la respirazione artificiale e poi in rianimazione ove rimase parecchio tempo. Scrisse a Chiara:

“Sicuramente quando io e Enzo eravamo in quella buca sotto l’acqua del mare, Maria era lì con noi; Il suo Amore ha voluto che vivessi ancora, e questo mi dà un’enorme responsabilità: quella di non sprecare neanche un attimo. Voglio che il fuoco che Dio ha messo nella mia anima con l’Ideale bruci tutta la mia vita.”

E ai gen:

“Quando un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui. L’Amore che ci lega va infatti al di là di tutto, anche dello spazio e del tempo. Io sto cercando di vivere anche qui in ospedale l’Ideale, anche se con tanti fallimenti. Qui ci sono tanti rapporti con infermieri, medici, malati, che sono quasi tutti gravissimi”.

Sandro è uno di quei focolarini che non si conoscono bene su questa terra, di quelli che sostengono tutto e spariscono, cui importa solo la volontà di Dio, l’amore scambievole, poi il resto non conta niente, anche per la presenza dell’al di là vicino.  Era tutto proteso nell’amore.

La sua anima traspare anche da questa preghiera a Maria scritta nel 1977:

“E tu, Maria / tu che Desolata / perdesti il Paradiso come noi / non ci lasciare soli. / E tu, Maria / tu che Assunta in cielo / apristi il Paradiso a noi / prendici per mano. / E tu, Maria / tu che Immacolata / sei il Paradiso nostro / aspettaci, veniamo”.

In una lettera del 1973 scrive tra l’altro:

“…Dio mi ha amato tanto in questi anni che è quasi normale che io dia la mia vita per Lui, non vedo cos’altro potrei fare. Sento che per me è come logico, anche se mi sembra impossibile che sia successo proprio a me. D’altra parte so pure che è Dio che sceglie noi, e che se Lui non vuole, non sarà. Questo mi mette dentro una grande pace e libertà”.

Poco prima di partire per Loppiano scrive:

“Si avvicina a grandi passi la partenza per Loppiano, sempre se Dio vorrà. Ho sperimentato di persona che si può morire da un momento all’altro per cui so che non conviene fare tanti progetti. In questi ultimi tempi mi viene da ringraziare tanto Gesù per tutte le cose che mi ha dato, tutte gratis. Non desidero niente. Sono felice.” 

E più tardi, in un’altra lettera:

“Le difficoltà non sono mancate ma ciò ha molto giovato al rapporto con Dio e con i fratelli. L’amore a Gesù Abbandonato mi porta sempre più nell’esperienza dell’unità, ma allo stesso tempo mi richiede di essere sempre più solo, senza nessun appoggio. Mi pare solo ora, dopo 13 anni di focolare, di intravedere cosa vuol dire veramente la verginità: forse vuol dire essere sempre più soli con Gesù Abbandonato e quindi nella gioia piena”.  

Dopo un colloquio con un responsabile dell’Opera per un suo eventuale trasferimento, scriveva:

“Cosa dire? Ciò che sento con più forza è un’immensa gratitudine a Dio che mi ha amato e mi ha scelto per questa strada così stupenda; a Maria, che nonostante i miei ricorrenti capricci e le tante malefatte, mi ha preso per mano e continua a condurmi con lei, con un amore che non si stanca mai; con lei…che vuole portarmi passo passo fino in Paradiso. Di fronte ad un amore così grande come quello che ci lega… tutto è importante, ma anche tutto passa in secondo piano (così come nel mio caso restare a Firenze o partire, studiare teologia o non studiarla). Conta veramente solo questo amore che ci fa capaci di dare la vita.” 

Il 26 luglio ’89, giorno della sua improvvisa partenza, Chiara ha mandato ai focolari un telegramma.

“Ieri ore 18, Sandro Longo focolare Centro studenti Firenze, colto da malore al mare Cecina-Livorno, ha raggiunto la Mariapoli Celeste… Aveva svolto da poco nella Mariapoli vacanze di Val Badia il tema “Volontà di Dio e Comandamento nuovo” in modo splendido. Ora Sua volontà lo ha accolto in cielo dove continua a vivere con tutti e con noi la carità reciproca….”