Filippo Mazzonetto – Vis

24.06.1932 – 29.08.2016 – Focolarino
“La bocca del giusto parlerà sapienza” (Sal 49,4)

Era nato nel giugno del 1932 in provincia di Padova, ultimo di 6 figli, in una famiglia contadina ricca di serenità e di tanta fede. A 11 anni vive un’esperienza che lo segna vedendo come un suo coetaneo pregava in chiesa. Qualche anno fa così gli scrive:

“Caro Gino, era una domenica soleggiata di giugno e assistevo ai vespri; ti osservavo mentre pregavi, composto, raccolto; e all’improvviso ‘qualcosa’ mi è giunta dritta al cuore, e mi ha spinto a seguire quello che facevi tu”.

Filippo compie gli studi presso le scuole dei Padri Cavanis completando la maturità classica e gli studi di teologia. Arriva il momento delle scelte. “Il sacerdozio non lo sentivo mio: mi piaceva la scelta di Dio, ma in campo laico” e così vive due anni alla ricerca di una “nuova” strada. Lui stesso racconta il suo incontro con l’Ideale:

“In un viaggio a Roma conobbi un focolarino che mi parlò per la prima volta dell’Ideale; era la primavera del ’59 e mi invitò alla Mariapoli di Fiera di Primiero che si sarebbe tenuta in estate. Vi andai. Del primo giorno ricordo che trasportai tanti letti e lavai moltissimi piatti e la mattina seguente mi feci la barba, per la prima volta, col rasoio elettrico messo a disposizione dall’onorevole Tommaso Sorgi. Mi rimase particolarmente impressa la storia dell’Ideale raccontata da Silvana Veronesi, la più giovane delle compagne di Chiara. Fu un’esperienza fondamentale e decisiva per me, di grande gioia e di tanta luce. Questa della Mariapoli è stata una ‘seconda’ chiamata”.

Successivamente si trasferisce a Milano e diventa maestro elementare, una professione che vive come missione, e continua per 6 anni a frequentare il focolare. Nel maggio ‘63 di ritorno da un incontro scrive a Chiara:

“Sono stati giorni di Paradiso, di luce, di coraggio di tagliare tutto per mettere Dio al primo posto. Per la prima volta, forte nell’anima ho sentito di vivere solo per Dio, di consacrarmi a Lui”.

Così nel ‘66 arriva a Loppiano e dal 1968 al 1987 è in focolare a Milano fino al tempo della pensione. Poi ritorna alla Mariapoli Renata per insegnare italiano ai focolarini. E condivide per 3 anni una speciale esperienza di incontro con Gesù Abbandonato essendo insieme in focolare con Alessandro Mammucari, colpito dalla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica).

Da un bilancio che fa della sua vita, ecco qualche stralcio:

“Sono profondamente persuaso che il Signore ci ama sempre: quando ci consola e quando ci prova … per fare in breve tempo di ognuno di noi un Suo capolavoro.

Con gli anni cadono anche tante cose inutili come foglie morte di autunno. Mi pare di essermi incamminato con più coscienza sulle vie del Signore. Dio ora si comunica diversamente, senza intermediari”.

“Da alcuni anni sono iniziate le prove della salute. Da poco se ne è presentata un’altra più seria per cui la medicina non ha tuttora scoperto il rimedio. Mi sembra che la mia vita stia per imboccare una strettoia, ma nello stesso tempo sento che Dio mi è più vicino e che i miei giorni sono nelle Sue mani”.

Chiara nel ‘67 gli aveva dato un nome nuovo: “Vis” – abbreviazione di “Virgo Potens” – e una Parola di Vita: “La bocca del giusto parlerà sapienza” (Salmo 49,4). “Questo verbo al ‘futuro’ – diceva sempre Filippo – mi dà tanta speranza e qualche briciola di sapienza prima o poi verrà”.

Per la serenità con cui ha vissuto l’ultimo periodo, per l’amore costante avuto nel suo focolare e verso tanti, ci sembra di poter dire che Filippo “ha parlato sapienza” e che ha compiuto il suo disegno.