Franca Viciani in Bellini

19.06.1943 – 31.12.1989 – Volontaria
“Ecco, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1, 38)

Nata a S.Casciano Val di Pesa si è sposata molto giovane ed ha avuto tre figli. Nell’estate del 1982 Franca ha partecipato alla sua prima Mariapoli. Sono stati anni preziosi in cui ha speso la vita per essere amore per ogni prossimo che le passava accanto.

Nel settembre 1988 sente come tappa importante della sua vita di voler diventare volontaria: è la sua risposta totalitaria alla chiamata di Dio. Nello  stesso anno scopre di avere una grave malattia.

“Ho capito allora che ciò che avevo davanti era il volto irriconoscibile di Gesù Abbandonato, di quello sposo che avevo amato di lontano, piccolo nei dolori di ogni giorno … di quello sposo che voleva il mio sì e che metteva alla prova il mio dare la vita” 

Ecco uno stralcio da una sua lettera alla responsabile delle volontarie:

“Questo dolore dentro che limita l’orizzonte del futuro, che ti spoglia di ogni superfluo per lasciare l’anima nuda di fronte a Dio … Ho bisogno di gridare il mio sì a Lui che ho scelto e amato in questi anni di cammino e di luce: sì, Signore, anche in questo volto io ti amo. Sì, Signore, anche sotto le piaghe della sofferenza e della paura io ti amo. Sì, Signore, anche se fa buio e la luce tarda a venire io ti amo … Questo sono andata a dire a Gesù stamani dentro la cappella dell’ospedale e questo sento di dire a te, per Lui, perché nulla vada perduto di questo amore incompreso che è la sofferenza. Per voi, con voi, nell’unità di quell’amore che unisce anima ad anima, io spero di portare la mia croce con dignità e coraggio fino alla fine, perché “grande sarà la vostra gioia futura”. E pianto e gioia io voglio condividere con voi, in unità con Chiara, con la Mariapoli celeste, con la Madonna e i Santi.”

Chiara le manda la Parola di Vita  e il 18 ottobre del 1989 le scrive:

“Carissima Franca, grazie di avermi fatto dono dei momenti preziosissimi che stai vivendo, che ti fanno tanto simile a Gesù Abbandonato. E tu sai che dal Suo “grido” é scaturita la vita per tutta l’umanità. Non temere di affidarti completamente a Dio, Franca! Egli è Padre e sta scavando un varco nella tua anima perché tu possa aprirti sempre più a quella dimensione d’amore che è la vera e alla quale aspiri nel desiderio profondo di “risorgere”, come mi dici. Io ti seguo momento per momento con il mio affetto e la mia preghiera. Chiedo alla Madonna di farti sentire, anche attraverso i membri dell’Opera, tutto il suo amore materno.” 

Gli ultimi tre mesi sono stati colmi di sofferenza che Franca ha vissuto in profonda unità. Il 30 dicembre, pienamente serena, ha raggiunto la Mariapoli celeste.