Gaetano (Tano) Bighignoli

26.01.1907 – 04.08.1988 – Focolarino sposato
“Insisti a tempo e fuori tempo” (2 Tm 4,2)

Tano, nato a S.Michele di Verona da un famiglia di operai, fin da bambino sentì una forte attrattiva verso ogni manifestazione artistica, in particolare verso la musica e la pittura nella quale si cimentò partecipando a mostre con un certo successo.

Sposato con tre figli, nel novembre del ‘52 conobbe il Movimento. Capì subito che occorreva ‘vivere.’ I rapporti in famiglia e sul lavoro – Tano era capo del personale di una grande ditta – pian piano si trasformavano.

“Quando vedevo un lavoratore che veniva nel mio ufficio mi dicevo: ‘Attento, Tano, è Gesù che viene da te’.” 

La sua casa era ormai diventata una specie di dépendance del focolare di Trento; l’Ideale diventava sempre più il tutto della sua vita. Poi il tempo della prova e della chiamata. La figlia era da poco entrata in focolare, quando la moglie veniva improvvisamente ricoverata in clinica e dopo qualche giorno partiva per la Mariapoli celeste. Niente faceva prevedere tale evento. Diceva Tano:

“Per me fu un grande vuoto, ma allo sgomento non si unì la disperazione”.

Dopo la morte improvvisa della moglie si mise a disposizione piena dell’Opera e con il figlio Gabriele di 13 anni, andò ad abitare a Roma e successivamente a Torino e poi a Milano. In questo periodo gli si manifestò una malattia molto grave che segnò la svolta decisiva nella sua corsa verso la santità. Ricoverato in ospedale, venne notato per il suo comportamento. La suora del reparto diceva:

“Ma quello è un santo, è sempre sereno, dice sempre le parole giuste. Andare a trovarlo vuol dire uscire edificati.“ 

Chiara gli telefonò personalmente in ospedale:

“… Tano, il patire passa, l’aver patito resta”.

Dimesso dall’ospedale perché malato terminale, visse gli ultimi mesi in un piccolo appartamento, assistito con amore dai suoi compagni di focolare.

Chiara ancora gli scrive:

“… Grazie, Tano, di affermare così decisamente che l’Ideale solo vale ed il resto è vanità. Così fai della tua stanzetta una cattedra di verità e di amore per molti. Io sono sempre con te per tenere Gesù in mezzo”.

E Tano risponde subito:

“Voglio esserti fedele fino alla fine del Santo Viaggio”.

Il 4 agosto Chiara invia alle zone questo telegramma:

“Dopo santo viaggio vissuto con intensità unica, Tano Bighignoli, focolarino sposato, raggiunta Mariapoli celeste”.