Giuseppe Chiabrando – Nino

13.06.1906 – 12.01.1990 – Aderente
“Bene, servo buono e fedele… entra nella gioia del tuo Signore” (Mt 25,21)

Il suo incontro con l’Ideale è avvenuto a Milano, alla Cardinal Ferrari, dove aveva parlato Gis. Già aveva conosciuto a Parma alcuni dei primi focolarini. Sperimentando la potenza della preghiera fatta in unità, aveva visto la soluzione quasi straordinaria di alcune difficoltà della sua famiglia.

Negli anni ‘60, saputo del progetto di Loppiano, ha offerto la sua collaborazione professionale, come ingegnere, alla costruzione degli edifici della cittadella. Ha dato tutto se stesso a questo lavoro, sopportando fatiche e disagi non piccoli per una persona non più giovane. Conclusi i lavori di Loppiano ha anche diretto quelli al Centro dell’Opera.

In quattro anni di malattia non gli è uscito di bocca un lamento né ha avuto un gesto che non fosse espressione d’amore per chi gli stava vicino. Quando ancora riusciva con gran fatica a pronunciare qualche parola, se qualcuno gli chiedeva: “Nino, se puoi, dì almeno una parola!”, la parola era sempre la stessa: “Amore”.

Verso Natale dell’89 si è aggravato, è entrato lentamente in coma e il pomeriggio del giorno 12 gennaio ci ha lasciato per il Cielo.

Il suo arrivo a Loppiano, in una luminosissima giornata, è stato uno squarcio di Paradiso.