Giuseppe Sanna Randaccio

26.02.1901 – 10.02.1987 – Aderente
“Stimai un nulla la ricchezza al confronto della Sapienza” (Sap 7,8)

Giuseppe, partito per il Cielo a 86 anni, era nato in Sardegna ed era ingegnere. Abitava con Serenella, sua moglie, in una casa vicina al laghetto di Loppiano, casa in cui inizialmente venivano ogni fine settimana per trasferirsi  poi definitivamente  dopo aver conosciuto  il Movimento ed essere entrati nello spirito della Mariapoli.

Nell’82, in un incontro per visitatori al Salone San Benedetto aveva raccontato del suo incontro con Dio e della sua conversione:

”… Ho 82 anni  e fino a pochi anni fa la mia vita era stata quella di un professionista vissuto lontano dalla vera realtà della vita che poi ho conosciuto. Qui a Loppiano ho imparato ad amare Dio e il prossimo…Ora mi sento un uomo felice, contento di aver conosciuto quello che per tanti anni  avevo ignorato. Loppiano, la Mariapoli di Loppiano, la città di Maria é veramente l’ambiente nel quale ciascuno di noi sente la bellezza dell’amore che ci viene da Dio e della grazia che tutti i giorni Gesù, con l’Eucaristia, ci dà, dandoci la sua Vita e concedendo a noi di essere vivi con Lui e di amare, di essere pronti a dare tutto…”.

Giuseppe, per quanto le forze glielo permettevano, partecipava a tutte le manifestazioni della Mariapoli. In una lettera a Chiara, durante una delle sue visite, scriveva:

”Grazie della gioia che ci hai donato con la tua presenza carica di fede, d’amore e di umanità…Siamo tutti entusiasti e desiderosi di vederti ancora e con te scambiare, seppure silenziosamente, le parole che Gesù aveva usato per confortare i suoi discepoli: ”Io sono la via, la verità e la vita’.”

Giuseppe e Serenella avevano aperto la loro casa all’ospitalità e seguivano particolarmente i genitori dei focolarini e focolarine; spesso Giuseppe li aiutava a capire la scelta totalitaria dei figli. Aveva espressioni così piene di luce, di logica e di forza da far loro comprendere il valore della ‘chiamata’.

Nell’86 la sua salute ebbe un crollo e si manifestò ben presto che si avvicinava la fine. In momenti di particolare sofferenza recitava con grande convinzione e profondità il Credo, dando contenuto ad ogni parola; spesso si rivolgeva anche alla Madonna con l’Ave Maria. Poche ore prima di morire si era dichiarato pronto ad accettare la morte ridicendo il suo sì a Dio.

Ora, come era suo ardente desiderio che i parenti hanno voluto rispettare, riposa nel Camposanto di Loppiano.