Ugo Radica

27.02.1926 – 30.11.2014 – Focolarino sposato
“Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù dove si trova Cristo assiso alla destra del Padre” (Col 5,1)

Nato a Tripoli, quando aveva 12 anni si trasferisce con la famiglia a Torino.

Conosce l’Ideale nel 1953, mentre era studente in medicina, da Egidio Santanchè (Soave). Dopo aver partecipato alle prime Mariapoli delle Dolomiti, con entusiasmo desidera mantenere i contatti e trova un posto di lavoro come medico tra i minatori dell’Alto Adige. Scrive nella sua storia:

“Entrai così a far parte del focolare e vissi a contatto diretto con le prime comunità del Movimento, che per 10 anni divennero per me una vera scuola dell’arte di amare”.

Dopo questo periodo di vita in focolare comprende, in piena unità, che la sua strada è il matrimonio. Si incontra così con Bruna con la quale si sposa nel 1963 ad Assisi, attorniato da tanti volti amici di fratelli che l’hanno sostenuto e accompagnato in questo suo percorso. Lui stesso racconta:

“La vita mia e quella di Bruna si erano intrecciate ed eravamo là, alla Porziuncola d’Assisi, a dire il nostro sì per sempre l’uno all’altro, rivolti a quel Dio che ci aveva chiamati al Suo progetto”.

Dando la notizia ai focolari Chiara sottolinea:

“Ugo e Bruna si sposano … con l’ impegno di mantenere sempre il fuoco acceso… l’importante è essere là dove Dio ci vuole”.

E Ugo commenta:

“Avevo trovato la possibilità di realizzare il mio sogno: riportare tutto l’umano della vita coniugale nel recinto del sacro”.

Il matrimonio con Bruna è stato suggellato dalla gioia dei tre figli, Chiara, Natalia, Eletto, sentiti come una vera ‘benedizione’.

Quando nel 2004 Bruna parte per il Cielo, per Ugo inizia una nuova tappa della sua vita. In quell’occasione scrive a Chiara, con la quale ha sempre avuto una fittissima corrispondenza:

Ho da offrire un dono speciale, una perla preziosa: Bruna, che abbiamo accompagnato al cimitero di Loppiano”.

Passa in seguito momenti di solitudine, ma non vuole fermarsi su se stesso, in ogni caso non è il tipo e trascorre lunghi periodi a Loppiano, poi nella Mariapoli Romana e anche in Uganda.

Dopo alcuni anni Ugo incontra Tina Caso, con la quale si sposa condividendo l’ultimo tratto della sua vita segnato sì da una malattia, ma sempre da una ricchezza ed una esuberanza di umanità vissuta con il cuore proteso verso il Cielo.